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Sintomi ADHD: differenze tra uomini e donne

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Indice dei contenuti

L’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) è una condizione che riguarda milioni di persone in tutto il mondo, indipendentemente dall’età o dal contesto culturale di appartenenza.

Sebbene sia spesso associato all’infanzia, l’ADHD persiste anche in età adulta e può influenzare diversi aspetti della vita quotidiana, del lavoro e delle relazioni interpersonali. Negli ultimi anni, la crescente consapevolezza e possibilità di ricevere diagnosi in modo più accurato e tempestivo rispetto al passato, hanno portato a una maggiore sensibilità rispetto a questa tematica, nonostante restino ancora molte domande e miti da sfatare.

Sappiamo anche che l’ADHD viene spesso diagnosticato in modo diverso a seconda del genere, con implicazioni significative sia per il trattamento sia per il supporto.

Tradizionalmente, è stato considerato più frequente e comune nel genere maschile, ma sempre più ricerche hanno evidenziato che anche le bambine e le donne possono manifestare un funzionamento ADHD, anche se talvolta con sintomi meno evidenti e più sottili.

In questo articolo esploreremo l’importanza di considerare le differenze di genere in una diagnosi ADHD e cercheremo di rispondere alla domanda: ” Quali sono le principali differenze tra uomini ADHD e donne ADHD ?”

Cos’è l’ADHD: definizione e sintomi generali

L’ADHD è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da disattenzione, impulsività e iperattività, che influisce sulla possibilità di una persona (sia che si tratti di bambini, adolescenti o adulti) di concentrarsi, controllare gli impulsi, regolare le emozioni e l’attività motoria.

Le caratteristiche ADHD possono variare da persona a persona, ma generalmente si manifestano in difficoltà di attenzione, impulsività e iperattività. L’ADHD quindi può essere di tipo combinato, disattento e iperattivo/impulsivo.

  • L’ADHD combinato è caratterizzato dalla presenza sia di disattenzione sia di iperattività/impulsività.
  • L’ADHD di tipo disattento si manifesta principalmente con difficoltà a concentrarsi e a completare compiti, senza la presenza marcata di aspetti di iperattività.
  • L’ADHD iperattivo/impulsivo si caratterizza per una marcata irrequietezza e una spiccata impulsività, con difficoltà nel controllo degli impulsi e nel mantenere la calma, con difficoltà di regolazione somatica ed emotiva.

Per una persona ADHD, l’impatto che tutto questo può avere sulla vita quotidiana può essere davvero significativo: a scuola, a casa, a lavoro o nelle relazioni amicali e sentimentali, le persone ADHD spesso si ritrovano a dover affrontare sfide come, ad esempio, riuscire a mantenere l’attenzione in contesti dove ci si aspetta che questo accada in un modo che sia “uguale” per tutti (cosa che ovviamente non può essere nella realtà e nelle unicità di ciascuno), rispettare le scadenze, gestire la frustrazione, andando ad influenzare profondamente l’autostima e il benessere psicologico della persona.

Differenze di genere nei sintomi dell’ADHD

I sintomi dell’ADHD nelle donne variano sensibilmente rispetto a quelli degli uomini. Vediamo insieme le differenze principali.

ADHD negli uomini: sintomi più evidenti e diagnosi precoci

Negli uomini, l’ADHD tende a manifestarsi con sintomi più evidenti e facilmente riconoscibili rispetto alle donne ADHD, come ad esempio l’iperattività, l’impulsività e difficoltà di controllo del comportamento. Questi tratti sono spesso più evidenti rispetto alle donne ADHD, rendendo spesso la diagnosi degli uomini ADHD più tempestiva ed evidente, soprattutto durante l’infanzia.

I bambini maschi ADHD possono presentare, ad esempio, comportamenti più turbolenti, come la difficoltà a rimanere fermi, l’interruzione frequente e la difficoltà a seguire procedure, sequenze e istruzioni precise. Di conseguenza, la diagnosi avviene più spesso nel corso dell’età evolutiva, con maggiore probabilità di accedere a valutazioni diagnostiche e a trattamenti precoci.

La diagnosi ADHD svolta in modo tempestivo è fondamentale per avviare percorsi di supporto e terapie precise e focalizzate, permettendo a bambini, adolescenti e adulti ADHD di affrontare al meglio sfide scolastiche, sociali, relazionali e professionali.

Tuttavia, è importante per noi sottolineare che anche se la diagnosi ADHD può avvenire precocemente, le difficoltà possono persistere anche in età adulta, influenzando diversi aspetti della vita.

ADHD nelle donne: sintomi interiorizzanti e sottodiagnosi

Nelle donne, l’ADHD spesso si manifesta in modo più sottile rispetto agli uomini, con sintomi più interiorizzanti che possono essere facilmente trascurati o fraintesi.

Le difficoltà di concentrazione, impulsività e disorganizzazione tendono ad essere meno evidenti e molte donne ADHD sviluppano, spesso in modo inconsapevole, strategie di compensazione per nascondere le difficoltà come, ad esempio, creare routine rigide o focalizzarsi intensamente su attività specifiche per nascondere all’esterno le proprie difficoltà.

Spesso, inoltre, in molte donne ADHD è presente un meccanismo di mascheramento. Questi sintomi meno evidenti contribuiscono spesso a una diagnosi tardiva o errata, che spesso è confusa con disturbi dell’umore, ansia e depressione.

La mancata o tardiva diagnosi ADHD nelle donne ha un impatto profondo sulla loro autostima, portandole spesso a sentirsi inadeguate, “sbagliate” o incapaci di gestire “come gli altri” le proprie sfide quotidiane.

Inoltre, anche un percorso di supporto psicologico o di psicoterapia che non venga attivato in modo precoce e focalizzato per donne ADHD, può influire negativamente anche sulla carriera professionale e sulle relazioni personali, creando spesso frustrazione e senso di fallimento.

Una diagnosi corretta, svolta da professionisti specializzati ed esperti in ADHD e Neurodivergenze Femminili e un trattamento tempestivo rappresentano dei fattori di protezione importantissimi per aiutare e sostenere al meglio donne ADHD a vivere la propria vita nel migliore dei modi.

In frame siamo esperte in valutazione e diagnosi dell’ADHD e Neurodivergenze Femminili.

Perchè le donne ADHD sono sottodiagnosticate?

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Molte donne ADHD sono un vero e proprio mondo sommerso sono spesso sottodiagnosticate a causa di una serie di fattori culturali, stereotipi di genere e dinamiche cliniche.

La società tende generalmente ad associare il comportamento iperattivo e impulsivo all’immagine del bambino o ragazzo di “difficile gestione“, mentre le bambine e ragazze vengono generalmente educate a comportarsi in modo più conforme e a contenere le proprie emozioni.

Anche per questa ragione, i sintomi ADHD nelle donne vengono così spesso ignorati oppure confusi come segnali di ansia e depressione, più frequentemente diagnosticati nelle donne.

Inoltre, è presente in letteratura scientifica un minor numero di studi e ricerche sull’ADHD femminile e anche questo è un elemento che contribuisce a mantenere, anche a livello sanitario, una comprensione limitata delle modalità con cui l’ADHD si può manifestare nelle donne piuttosto che negli uomini.

Un altro aspetto da considerare fa riferimento alle strategie di compensazione e mascheramento dei sintomi (Masking), ovvero la tendenza presente in molte donne a mascherare sintomi o comportamenti connessi con il funzionamento ADHD per adattarsi alle aspettative sociali.

Le strategie di mascheramento che molte donne ADHD mettono in atto, come dicevamo, spesso in modo del tutto inconsapevole, può rendere più complessa la formulazione della diagnosi, soprattutto se la valutazione non viene svolta da professionisti specializzati in Neurodivergenze Femminili.

Le strategie di masking, infatti, fanno riferimento al fatto che molte donne ADHD sviluppano, spesso fin da bambine, strategie per nascondere le loro difficoltà nel gestire l’attenzione e l’impulsività, rendendo i sintomi meno evidenti.

Tutti questi fattori possono contribuire a un riconoscimento tardivo della diagnosi di ADHD in bambine, ragazze e donne adulte, con effetti negativi sulla salute e sul benessere integrato di molte donne ADHD.

ADHD e differenza di impatto sulla vita quotidiana tra donne e uomini

L’ADHD ha un impatto significativamente diverso sulla vita quotidiana di uomini e donne.

Per molte donne, l’ADHD tende a manifestarsi in modo meno evidente e viene spesso trascurato, poiché alcuni sintomi, come la distrazione e la disorganizzazione, possono essere confusi con altre condizioni, come il disturbo d’ansia o la depressione. Inoltre, molte donne ADHD tendono a sviluppare meccanismi di coping più efficaci rispetto agli uomini, come il mascheramento, ma spesso a un costo di un maggiore stress e fatica mentale.

Al contrario, molti uomini ADHD presentano soprattutto comportamenti impulsivi o iperattivi, rendendo tendenzialmente la diagnosi più tempestiva.

Le donne ADHD, inoltre, si trovano spesso a fronteggiare un doppio carico: da un lato, la fatica di dover gestire i sintomi del disturbo e le aspettative sociali di dover essere organizzate e multitasking (ad esempio come madri e lavoratrici) e tutto questo porta spesso ad un maggior senso di fatica, frustrazione e inadeguatezza.

In generale, le difficoltà quotidiane che hanno a che fare con l’organizzazione, la gestione del tempo e il mantenimento dell’attenzione, influenzano la vita sia di donne ADHD sia di uomini ADHD, ma le risposte sociali e le aspettative culturali possono amplificare il vissuto delle donne ADHD.

Sottobosco

Conseguenze nel contesto accademico e professionale

Le difficoltà nella gestione del tempo e nel mantenere la concentrazione, sono spesso più presenti in donne ADHD, che in questi anni ci hanno molte volte riferito di sperimentare difficoltà nel mantenere la concentrazione su compiti lunghi e complessi.

In molte donne ADHD, le performance scolastiche e lavorative possono risentire molto, nel corso degli anni, di queste difficoltà, ad esempio con una tendenza a ricevere valutazioni inferiori o a non riuscire a rispettare le scadenze.

Molte donne ADHD ci riferiscono di vivere spesso situazioni quotidiane in cui la combinazione di ansia, procrastinazione, difficoltà di concentrazione e disorganizzazione rende difficile l’adattamento alle richieste lavorative, con conseguenti periodi di disoccupazione o cambi frequenti di lavoro.

Queste sfide, se non riconosciute e affrontate, possono sviluppare una bassa autostima e un forte senso di frustrazione, minando ulteriormente il benessere e la realizzazione personale di molte donne ADHD.

ADHD e relazioni interpersonali

Le persone ADHD spesso affrontano sfide significative nelle loro relazioni interpersonali, sia amicali che sentimentali e le difficoltà possono variare tra uomini e donne.

Per molti uomini ADHD, l’impulsività e la difficoltà di autoregolarsi possono sfociare in comportamenti e reazioni poco riflessive come, ad esempio, interrompere le persone, esprimere emozioni in modo improvviso e imprevedibile, talvolta mettendo a rischio la qualità di amicizia e relazioni.

Questi aspetti, uniti a possibili difficoltà nella gestione del tempo e delle priorità, possono talvolta creare incomprensioni e allontanamenti.

Per le donne ADHD, invece, la situazione si complica ulteriormente, in quanto spesso tendono a nascondere o mascherare i propri sintomi per cercare di conformarsi alle aspettative sociali.

Tutti questi aspetti possono portare molte donne ADHD a situazioni di isolamento emotivo e relazionale, con il rischio di sentirsi sopraffatte dal non riuscire a mantenere il giusto equilibrio tra la gestione delle relazioni e la gestione della vita quotidiana.

Nelle relazioni sentimentali, l’ADHD può generare incomprensioni e difficoltà di comunicazione chiara e assertiva. La possibile difficoltà di ascoltare attivamente o di esprimere emozioni e pensieri in modo assertivo, può creare frizioni, tensioni e frustrazione anche tra i partner.

Inoltre, la tendenza a essere travolti dalle emozioni in modo rapido può portare a conflitti impulsivi, mettendo a dura prova la stabilità delle relazioni.

La sensazione o la condizione di isolamento sociale, quindi, è un aspetto che accomuna sia donne che uomini ADHD, ma per motivi differenti: mentre gli uomini ADHD possono sentirsi emarginati per alcuni dei loro comportamenti più evidenti, molte donne ADHD si ritrovano spesso a vivere condizioni di isolamento più “silenzioso“, frutto di difficoltà nel farsi comprendere e nel gestire le proprie emozioni in un contesto sociale che troppo spesso si aspetta e chiede da loro perfezione.

ADHD e salute mentale: Ansia, Depressione e autostima

L’ADHD ha un impatto significativo sulla salute mentale e le difficoltà legate alla presenza di vissuti ansiosi, depressivi e di bassa autostima, possono essere presenti sia nella vita di uomini sia di donne ADHD.

Tuttavia, la manifestazione di questi vissuti può variare in modo sostanziale tra uomini e donne ADHD.

Mentre negli uomini ADHD sono spesso più evidenti comportamenti più visibili e impulsivi, come ad esempio l’iperattività, in molte donne ADHD i sintomi tendono a essere più sottili, come la distrazione e la difficoltà ad organizzarsi il tempo e le attività che dovrebbero avere maggiore priorità.

Come abbiamo già condiviso in precedenza, molte donne ADHD vivono un maggior senso di inadeguatezza, poiché le aspettative sociali sulle donne sono spesso più rigide, portando ad un incremento dell’ansia, della depressione e a un impatto negativo sulla qualità della propria autostima.

Diagnosi ADHD: come riconoscerla e a chi rivolgersi

E’ fondamentale che il percorso di valutazione diagnostica di ADHD sia svolto con la guida di un professionista sanitario esperto in questo ambito specifico, come un Neuropsichiatra Infantile, uno Psichiatra, uno Psicologo, uno Psicoterapeuta o un Neuropsicologo esperto in ADHD e in Neurodivergenze.

Il percorso diagnostico fa riferimento a una valutazione approfondita e specializzata, suddivisa in diversi passaggi, includendo la somministrazione di test specifici e colloqui clinici.

Un percorso che tenga conto anche di una diagnosi differenziale accurata è essenziale per evitare errori di valutazione, per individuare la presenza di eventuali altri aspetti come ansia, depressione o difficoltà nel sonno, per impostare al meglio un percorso di supporto che sia il più preciso e focalizzato possibile.

In Frame Studio Psicologia siamo specializzate nella diagnosi ADHD in bambini/e, adolescenti e uomini e donne adulte. Siamo sensibili a cogliere dettagli e sfumature emotivo-relazionali non ordinarie e non comuni.

Conclusione

  • Le principali differenze di genere rispetto ai sintomi in donne e uomini ADHD riguardano principalmente l’espressione e manifestazione delle aree di criticità e vulnerabilità.
  • Gli uomini tendono a manifestare maggiormente i sintomi di iperattività e impulsività, mentre le donne spesso presentano difficoltà legate alle difficoltà di attenzione e alla regolazione emotiva.
  • Queste differenze possono portare a diagnosi ritardate, soprattutto in donne ADHD, che possono essere erroneamente etichettate come disorganizzate o stressate.
  • Noi crediamo sia fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza riguardo a queste variabilità per favorire una diagnosi precoce, che possa migliorare significativamente la qualità della vita.
  • Se sospetti di essere una persona ADHD, non esitare a cercare supporto professionale per una valutazione accurata e per intraprendere il percorso di trattamento più adatto.

La diagnosi tempestiva e il giusto aiuto possono fare la differenza, favorendo un vivere più sereno e soddisfacente.