Due mondi, un filo sottile
In studio, ci capita spesso di ricevere domande come:
“Ma l’ADHD e l’autismo… sono la stessa cosa?”
oppure:
“Mio figlio sembra avere tratti di entrambi, come faccio a capirlo?”.
È una domanda più che legittima. Le due condizioni, pur essendo distinte, condividono alcune caratteristiche. ADHD e autismo, differenze, somiglianze e come riconoscerli, non è solo una questione tecnica: è il primo passo per costruire percorsi di supporto su misura, attenti e rispettosi.
In questo articolo cerchiamo di fare maggior chiarezza, con rigore scientifico e con uno sguardo ampio che integra neuroscienze, psicologia clinica, neuropsicologia, medicina integrata e approcci corporei.

Hai dubbi o sospetti su tuo figlio o su te stesso?
Scrivici. Possiamo parlarne insieme.
Cos’è l’ADHD
L’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) è una condizione neurodivergente che coinvolge la regolazione dell’attenzione, dell’impulsività e dell’attività motoria. Si manifesta con intensità variabili e incide sulla vita quotidiana.
Tipi principali:
- Tipo inattentivo: difficoltà a mantenere l’attenzione, facile distraibilità
- Tipo iperattivo-impulsivo: agitazione motoria, impulsività
- Tipo combinato: entrambe le caratteristiche presenti
Sintomi comuni:
- Difficoltà di concentrazione
- Impulsività
- Iperattività
Cos’è l’autismo
L’autismo è un disturbo del neurosviluppo che si manifesta fin dalla prima infanzia e coinvolge l’interazione sociale, la comunicazione, la flessibilità cognitiva e la regolazione sensoriale.
Lo spettro autistico:
Esistono forme molto diverse di autismo, dal profilo più visibile a quello più sfumato (autismo ad alto funzionamento, autismo femminile).
Sintomi comuni:
- Iper- o ipo-sensibilità sensoriale
- Difficoltà nell’interazione sociale
- Comportamenti ripetitivi

Somiglianze tra ADHD e autismo
Aspetti in comune:
- Regolazione emotiva: difficoltà a gestire emozioni intense o improvvise
- Relazioni sociali: difficoltà legate a impulsività (ADHD) o alla decodifica delle regole sociali (autismo)
- Sovraccarico sensoriale: luci, suoni o stimoli tattili possono risultare fastidiosi
- Iperfocalizzazione e disattenzione: entrambi possono oscillare tra attenzione eccessiva su un dettaglio e difficoltà a mantenere il focus
Differenze tra ADHD e autismo
| Area | ADHD | Autismo |
|---|---|---|
| Comunicazione | Disinvolta, talvolta invadente | Atipica, con difficoltà nella reciprocità |
| Attenzione | Dispersiva, discontinua | Rigida e selettiva |
| Routine | Ricerca di novità | Bisogno di prevedibilità |
| Cognizione | Intelligenza nella norma, fragilità esecutive | Profili disomogenei con aree di forza e debolezza |
ADHD e autismo insieme: quanto è frequente?
La comorbilità è piuttosto comune: tra il 30% e il 50% dei bambini con autismo presenta anche sintomi di ADHD. Questa doppia diagnosi può rendere più difficile l’individuazione precoce e richiede un approccio terapeutico altamente personalizzato.
Diagnosi femminile e comorbilità
Nelle bambine e nelle donne adulte, ADHD e autismo possono presentarsi in forme meno evidenti ma non meno impattanti. Spesso, la socializzazione più adattiva e le strategie di compensazione rendono difficile riconoscere i segnali. La diagnosi arriva più tardi, talvolta solo in età adulta, e può essere preceduta da difficoltà scolastiche, ansia, disturbi alimentari o del sonno. La comorbilità è frequente, e il rischio è di frammentare il quadro clinico, perdendo di vista l’interconnessione tra i sintomi.

Diagnosi differenziale: come distinguere le due condizioni
Cosa serve:
- Osservazione in diversi contesti (scuola, casa, interazioni)
- Colloqui clinici e test neuropsicologici
- Valutazione del funzionamento corporeo e sensoriale
- Analisi della storia evolutiva
Chi interviene:
Neuropsichiatra infantile, psicologo clinico, neuropsicologo
Attenzione:
La diagnosi può essere più complessa in soggetti ad alto funzionamento o nei profili femminili, che possono utilizzare strategie di mascheramento.
Un approccio integrato per ADHD e autismo: mente, corpo e ambiente
Riconoscere e accompagnare ADHD e autismo significa adottare uno sguardo multidimensionale. Non è solo questione di sintomi, ma di comprensione profonda della persona.
Strumenti utili e integrati:
- Osservazione del tono muscolare, del respiro, della postura
- Analisi dell’alimentazione e del microbiota
- Terapie corporee (osteopatia, yoga, mindfulness)
- Integrazione con medicina naturale (fitoterapia, agopuntura)
Ogni profilo è unico. La storia merita rispetto. La diagnosi, per noi, è solo un punto di partenza.
Una storia vera: Sara (nome di fantasia), 10 anni
Sara ha dieci anni e frequenta la quinta primaria. I suoi genitori si sono rivolti a noi a causa di difficoltà scolastiche, frequenti crisi emotive apparentemente “immotivate” e, soprattutto, una generale fatica nella gestione quotidiana. A scuola, infatti, è descritta come molto intelligente e dotata di ottime capacità verbali. Tuttavia, appare spesso disorganizzata, incontra difficoltà nel portare a termine i compiti e si frustra con facilità.
Durante i colloqui e le osservazioni, infatti, emergono tratti riconducibili sia all’ADHD — come impulsività, difficoltà attentive e agitazione motoria — sia allo spettro autistico, in particolare rigidità nelle routine, difficoltà nella reciprocità sociale e una marcata ipersensibilità ai rumori e ai cambiamenti di programma.
La valutazione multidisciplinare ha portato a una doppia diagnosi: ADHD combinato e disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento. Il suo profilo cognitivo è disomogeneo: eccelle in linguaggio e creatività, ma presenta fragilità nelle funzioni esecutive.
Oggi Sara è seguita con un intervento integrato: supporto psicologico per le emozioni, un percorso educativo mirato per le strategie scolastiche, e incontri di mindfullness per il riequilibrio corporeo. Il lavoro condiviso tra famiglia, scuola e professionisti sta già mostrando i primi, preziosi risultati.

FAQ – Domande frequenti
È possibile avere ADHD e autismo insieme?
Sì, è una condizione nota come doppia diagnosi.
Come distinguere i due disturbi?
Attraverso osservazione clinica, test e un’attenta analisi del profilo evolutivo e relazionale.
Cosa cambia tra autismo ad alto funzionamento e ADHD?
L’autismo ad alto funzionamento può presentare buone abilità cognitive, ma difficoltà nella socializzazione e nella flessibilità. L’ADHD, invece, si manifesta con difficoltà esecutive, impulsività e iperattività.
Mio figlio ha una diagnosi di ADHD: può essere anche nello spettro autistico?
Sì. Osserva con attenzione la qualità delle relazioni sociali, le rigidità e la gestione sensoriale.

