Immagina una mattina qualsiasi: sei in auto, il traffico è lento, la testa già corre agli impegni della giornata. In quel momento puoi scegliere di restare nel vortice oppure — con un solo respiro consapevole — creare un piccolo spazio di calma. È da qui che inizia l’allenamento gentile per regolare il sistema nervoso.
Nella nostra esperienza clinica abbiamo visto che non servono strumenti complicati né ore intensive di pratica: conta la costanza di gesti semplici, ripetuti nel quotidiano. Piccoli rituali che, giorno dopo giorno, insegnano al sistema nervoso a ritrovare il proprio ritmo naturale.
Ho deciso di creare una sorta di guida che raccoglie diverse pratiche che uniscono scienza ed esperienza sul campo: dal respiro che regola l’HRV alla mindfulness che apre spazi di presenza, fino a strategie creative da integrare nelle giornate più piene. Perché la regolazione non è mai un dovere, ma una possibilità di ritrovarsi, con gentilezza.
👉 HRV: Heart Rate Variability è la variabilità della frequenza cardiaca, cioè la capacità del cuore di variare l’intervallo tra un battito e l’altro. Si tratta di quanto il cuore è flessibile nel suo ritmo.

Respiro lento, HRV e infiammazione
Perché il respiro “lento e lungo” funziona
Il respiro diaframmatico lento — spesso intorno ai 4–6 atti al minuto, con un’espirazione più lunga dell’inspirazione — è oggi uno degli strumenti più studiati per modulare il sistema nervoso autonomo. Trial e review recenti mostrano che questa pratica aumenta il tono vagale e la variabilità della frequenza cardiaca (HRV), favorendo autoregolazione e resilienza allo stress.
In alcuni studi clinici randomizzati, sia l’HRV-biofeedback sia lo slow-paced breathing hanno fatto emergere non solo benefici su ansia e regolazione autonoma, ma anche segnali anti-infiammatori. È come se, con il respiro lento e profondo, riuscissimo a comunicare direttamente al nostro corpo: “puoi rallentare, sei al sicuro”.
📌 Insight integrato: Con i nostri pazienti vediamo spesso che poche settimane di pratica quotidiana (5–7 minuti, mattina e/o sera) riducono tensioni somatiche e migliorano la qualità del sonno.
Seguire pratiche online
Non tutti hanno la possibilità di frequentare gruppi in presenza, ma la ricerca conferma che anche seguire pratiche online funziona, dimostrando la praticabilità per chi vive lontano o si sposta spesso.
Nella nostra esperienza, integrare esercizi di consapevolezza anche online può diventare un filo di continuità: un luogo dove tornare, anche a distanza, per ritrovare stabilità e presenza.

Movimento e funzioni esecutive nell’adulto ADHD
Le nuove analisi confermano che l’attività fisica può avere un impatto positivo sul controllo inibitorio e sulle funzioni esecutive negli adulti ADHD. Restano da chiarire la dose-risposta ottimale e quali pratiche risultino più efficaci.
L’attività fisica è un tassello che, integrato con psicoterapia e strategie personalizzate, può fare la differenza nel quotidiano.
📌 Spunto integrato: Consigliare una camminata regolare o una pratica corporea può essere un modo gentile per supportare la regolazione attentiva, senza la pressione di “prestazioni” sportive. È un invito a scoprire cosa funziona meglio per sé, con curiosità e costanza.
Un percorso quotidiano in quattro tappe
La regolazione del sistema nervoso non è un atto straordinario: è un allenamento quotidiano, fatto di piccoli gesti che possiamo ripetere con costanza.
Nella nostra esperienza clinica lo vediamo spesso: non servono grandi strumenti, ma la capacità di tornare ogni giorno a pratiche semplici, capaci di riportarci al centro.
Ho quindi pensato di descrivere qui un percorso in quattro tappe: dal respiro al movimento, passando per i sensi e le relazioni.

TAPPA 1 – Il respiro come primo passo
Il respiro è la porta d’ingresso più diretta alla calma. Respirare in modo lento e consapevole allena il nostro sistema a modulare i ritmi interni e ad abbassare lo stress.
Un esercizio che utilizziamo spesso è il protocollo 6–0–8: inspirare per sei secondi, fare una brevissima pausa, espirare lentamente per otto. Bastano cinque minuti, una o due volte al giorno. Alcuni pazienti ci raccontano che, con la pratica quotidiana, tachicardie e stati ansiosi sono diminuiti in modo significativo e si è molto più capaci di comprendere senza paura cosa accade al nostro corpo e parallelamente, maggiormente consapevoli delle emozioni che stiamo vivendo.
🌿 Un piccolo rituale integrato: abbinare il respiro serale a una tisana di melissa o passiflora aiuta a conciliare il sonno e ad entrare in una nuova fase , quella che segna la fine giornata.
Anche noi di Studio Frame lo pratichiamo prima di iniziare supervisioni e incontri importanti: è un modo semplice per creare spazio e portare presenza.
📌 Mini Box – Respiro lento (6–0–8)
| Durata | Come fare | Beneficio | Tip integrata |
|---|---|---|---|
| 5–7 min, 1–2 volte/dì | Inspira 6”, pausa 0–2”, espira 8” | Attiva il nervo vago, riduce ansia, migliora HRV | La sera abbina una tisana di melissa o passiflora |
TAPPA 2 – Fermarsi a sentire con i sensi
Il corpo conosce strade rapide per riportarci al presente.
Una micro-pausa sensoriale di tre minuti può essere un vero reset anche nelle giornate più caotiche. Basta fermarsi un attimo e notare tre cose che vediamo, tre suoni distinti, tre punti di contatto corporeo. Non servono silenzio o condizioni speciali: si può fare in ufficio, in auto, persino in fila al supermercato.
Una paziente con funzionamento ADHD ci ha raccontato che usare questa tecnica tra una call e l’altra le ha cambiato il modo di affrontare parte della giornata lavorativa: non si sente più travolta, ma in grado di ripartire centrata.
E se la si pratica vicino a una finestra aperta, la luce naturale contribuisce a regolare i ritmi circadiani e l’umore
📌 Mini Box – Micro-pausa sensoriale
| Durata | Come fare | Beneficio | Tip integrata |
|---|---|---|---|
| 3 min | Nota 3 cose che vedi, 3 suoni, 3 punti di contatto fisico | Reset rapido, aumenta presenza | Meglio vicino a una finestra, per la luce naturale |
TAPPA 3 – Muoversi con coerenza
Il movimento è uno strumento prezioso di autoregolazione. Una camminata breve, accompagnata dal ritmo del respiro — quattro passi inspirando, sei passi espirando — riallinea cuore, polmoni e mente. Lo consigliamo spesso, anche a chi viaggia tra fusi orari diversi: è un rituale semplice per sentirsi di nuovo “a casa” nel corpo.
La scienza conferma che anche pochi minuti di camminata all’aperto stimolano la produzione di endorfine e regolano la melatonina, migliorando il sonno e l’umore.
Anche per me è diventata un’abitudine quotidiana: perchè camminare restituisce energia e chiarezza.
📌 Mini Box – Movimento coerente
| Durata | Come fare | Beneficio | Tip integrata |
|---|---|---|---|
| 20/30 min | Cammina a ritmo comodo: 4 passi inspiro / 6 passi espiro | Regola cuore, respiro, mente e corpo | Meglio all’aperto: endorfine + melatonina |
TAPPA 4 – La forza delle relazioni
Infine, c’è qualcosa che nessuna tecnica può sostituire: la co-regolazione con l’altro. Una voce calda, uno sguardo morbido, una presenza non giudicante sono in grado di trasformare il nostro stato interno in meno di due minuti. In terapia, ma anche nella vita quotidiana, riconoscere il potere di uno scambio affettivo è fondamentale.
Abbiamo visto genitori migliorare i rapporti con i figli semplicemente inserendo un piccolo rituale: un breve scambio verbale e affettuoso ogni sera. Accade lo stesso con i nostri partner.
La co-regolazione sociale abbassa i livelli di cortisolo e aumenta l’ossitocina, l’ormone che sostiene fiducia e legame.
📌 Mini Box – Co-regolazione sociale
| Durata | Come fare | Beneficio | Tip integrata |
|---|---|---|---|
| Quanto vuoi! | Voce calda, sguardo morbido, presenza non giudicante. | Riduce cortisolo, aumenta ossitocina, favorisce la fiducia | Usa una parola o frase affettuosa come rituale quotidiano |
👉 Queste quattro pratiche, insieme, formano un piccolo percorso di regolazione: dal respiro al corpo, dai sensi al legame con gli altri. Non servono perfezione o grandi sforzi: bastano pochi minuti, con costanza, per costruire una base di resilienza che accompagna ogni giorno.

Integrare arte e simbolo: quando scrivere o ricamare diventa pratica di regolazione
Questo potrebbe essere un 5 step della nostra guida integrata. Per i più audaci, i più curiosi, quelli che magari sentono di avere un’anima artistica o ribelle.
Come abbiamo visto, non servono grandi e complessi rituali per dare al corpo e alla mente il segnale che la giornata può concludersi.
Basta un gesto semplice, ripetuto, che diventa memoria incarnata.
Scrivere o ricamare una frase-àncora la sera può diventare proprio questo: un piccolo atto che sedimenta la pratica e crea continuità tra pensiero, corpo e anima.
Perché una frase-àncora?
La psicologia ci mostra che le parole non sono solo simboli: sono contenitori di significato, capaci di orientare emozioni e comportamenti. Una frase-àncora scelta da sé diventa un punto di riferimento, un messaggio che possiamo tornare a leggere, toccare, abitare. È diversa da un pensiero fugace: la scrittura o il gesto lento del ricamo la rendono concreta, depositata nel corpo e nello spazio.
Neuroscienze della scrittura e del gesto ripetitivo
Scrivere a mano o ricamare attiva reti cerebrali diverse rispetto al digitare su una tastiera: coinvolge la memoria procedurale, la motricità fine, la coordinazione visuo-motoria. Sono gesti che rallentano, che obbligano a prendersi tempo. Le pratiche manuali e ritmiche abbassano l’attivazione simpatica, favorendo rilassamento e concentrazione. Mandiamo un messaggio al sistema nervoso: “puoi rallentare, la giornata è conclusa”.
Nella nostra esperienza clinica, molte persone trovano beneficio nel trasformare la frase in un piccolo oggetto-totem: un cartoncino sul comodino, un ricamo su un tessuto, una parola incisa su un filo colorato. Non conta l’estetica, ma il valore simbolico. L’oggetto diventa un compagno silenzioso che ricorda, nei momenti di caos, la possibilità di tornare al centro (la nostra àncora!).
Non c’è un modo giusto o sbagliato di creare la propria frase-àncora. Può essere una parola singola (fiducia, respiro, radici), una frase intera (“oggi lascio andare ciò che non serve”), o anche un simbolo personale o addirittura familiare. Ciò che conta è la risonanza: deve essere qualcosa che ti parli, che appartenga a te.
👉 Vuoi provare? Questa sera scegli una parola o una frase che ti accompagni. Scrivila, ricamala, portala con te. Lascia che diventi la tua àncora di calma.
E se ti va di spingerti ancora oltre…..apporfondisci questi temi qui:

Percorsi integrati e consulenze focalizzate
Penso di averlo ripetuto abbastanza, ma non mi stancherò mai di farlo: il benessere nasce dall’integrazione. Corpo, mente e anima dialogano continuamente e possiamo sostenerli con questi gesti semplici, quotidiani e accessibili. Basta avere con sé un po’ di curiosità e la disponibilità a sperimentare.
Negli anni, abbiamo deciso come Studio di Psicologia, di evolvere e progettare insieme ai nostri pazienti protocolli quotidiani che siano sostenibili e personalizzati (online o in presenza).
Se vorrai, potrai prenotare una consulenza, ma fondamentale sarà iscriversi alla nostra newsletter di salute integrata o al nostro canale Telegram
Ti aspettiamo dentro!
FAQ
Quanto tempo serve per sentire benefici?
In genere 2–4 settimane di pratica costante (10–20 minuti/die). La costanza batte l’intensità.
Posso praticare se vivo all’estero o viaggio spesso?
Sì. Scegli pratiche portatili (respiro, camminata, pausa sensoriale) e legale a momenti fissi della giornata.
Bibliografia essenziale
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PMC link - Little, A. L., Maier, S. U., & Porges, S. W. (2025). The A52 Breath Method: A narrative review of breathwork interventions for mental and physical health. Frontiers in Human Neuroscience.
PMC link - Mauro, M., Ciabattini, L., & Piarulli, A. (2025). Heart rate variability modulation through slow-paced breathing: Effects on baroreflex sensitivity in healthcare workers with Long COVID. The American Journal of Medicine.
ScienceDirect link - Spalding, D. M., Clarke, R. N., & Elliot, R. (2025). Effects of a brief resonance frequency breathing exercise on heart rate variability and mood in individuals with anxiety symptoms. Applied Psychophysiology and Biofeedback.
Springer link - Ochiai, H., et al. (2025). Forest vs urban walking trial: Effects on mood and salivary biomarkers in middle-aged men. International Journal of Environmental Research and Public Health.
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