Negli ultimi anni si sente parlare spesso di ADHD.
Potresti aver sentito qualche familiarità con alcuni dei sintomi associati.
Oppure potresti essere in una fase della vita in cui stai cercando di comprendere sempre meglio una persona che ami e che percepisci avere delle caratteristiche che potrebbero rientrare in un funzionamento ADHD.
In questo articolo, cercheremo di fare chiarezza e vedere insieme quali sono i segnali precoci nelle bambine e quali sono i sintomi ADHD nelle donne adulte, come riconoscerli e affrontarli.
Nonostante le donne presentino un rischio due volte maggiore rispetto agli uomini di presentare segnali di ADHD, è presente una marcata sottostima del disturbo nelle donne.
Scopriamo insieme cosa può nascondersi sotto domande come queste.
Cos’è l’ADHD
L’ADHD (acronimo di Attention Deficit/Hyperactivity Disorder) è riconosciuto come un Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività.
E’ un disturbo neurobiologico, con esordio in età infantile, che presenta delle caratteristiche specifiche e ben riconoscibili.
Molto spesso questo disturbo tende ad essere presente anche in adolescenza ed età adulta, manifestando potenziali difficoltà e ostacoli, che richiedono supporto e aiuto per poter essere affrontati.
ADHD nelle donne: esperienze comuni riscontrate nelle nostre pazienti
Nel corso degli ultimi dieci anni, molte delle nostre pazienti (bambine, ragazze e donne adulte), hanno condiviso con noi emozioni, difficoltà, aneddoti, ricordi, episodi vissuti, racconti intimi.
Abbiamo avuto il privilegio di accompagnare le storie di molte donne, storie che custodiamo con cura.
Molte di loro sono talentuose disegnatrici, piccole e grandi esploratrici, amanti della natura, sensibili e attente in molti ambiti della loro vita, seppur in difficoltà a mantenere l’attenzione e il focus in molte altre sfumature della loro quotidianità.
Molte altre sono studentesse, altre stimate professioniste, artiste, mogli, madri, singles, ballerine, scrittrici, docenti, imprenditrici.
Storie di bambine, adolescenti, donne ADHD.
La maggior parte di loro presentano incredibili punti di forza e spiccate sensibilità, mescolate allo stesso tempo ad una forte difficoltà a comprendere chi sono e quale direzione nella loro vita desiderano seguire. Spesso, arrivano a sentirsi “sbagliate”, “non comprese”, “sovraccariche”, “distanti” dal contesto che c’è fuori.
Nel corso degli incontri che svolgiamo insieme, non è raro ritrovare segnali di disattenzione e iperattività, ad esempio già nelle vecchie pagelle scolastiche, nelle descrizioni scritte dalle maestre delle scuole elementari, magari più di cinque, dieci o venti anni prima, anche oltre.
Spesso, è proprio dentro ai cassetti, dentro a vecchie scatole, nel ricercare vecchi diari o fotografie del proprio passato, che si possono ritrovare testimonianze di alcuni tra i primi segnali di ADHD nelle donne.
Non è facile riconoscere questi segnali, soprattutto quando si è in età prescolare (3-6 anni). Solitamente, è durante la scuola elementare e media (6-12 anni) che può avvenire la prima diagnosi, ma molto spesso è proprio in età adulta che molte donne iniziano ad approfondire e a porsi domande e dubbi, rimasti troppo a lungo irrisolti, in merito ad un potenziale funzionamento ADHD.
Molte donne, ad esempio, ci raccontano di essersi sentite riconosciute nel proprio modo di essere ADHD ascoltando casualmente un podcast, un programma in radio, oppure leggendo un articolo di giornale, oppure un libro. Altre donne, invece, scoprendolo successivamente ad una diagnosi ADHD ad uno dei propri figli, riconoscendosi in molti dei pattern comportamentali.
E, quindi, di essersi rivolte a Noi per approfondire e per trovare ulteriori risposte e soprattutto una guida, nella direzione di una vita più consapevole e serena.
Segnali precoci del deficit di attenzione nelle bambine
Se stai leggendo questo articolo, potrebbe essere che anche tu sia interessato/a a sapere quali possono essere i segnali più comuni di ADHD nelle bambine, nelle ragazze e nelle donne.
Partiamo dai segnali che è più frequente ritrovare in bambine ADHD.
Eccone alcuni:
- Parlatina e disattenzione apparente. Spesso alcune bambine vengono definite con “la testa tra le nuvole”, come se non venissero percepite come davvero presenti e attente a ciò che si sta facendo
- Difficoltà a tenere in ordine la cameretta, i giochi, il proprio materiale scolastico, i propri vestiti..
- Tendenza a distrarsi velocemente, attratte da più input e stimoli alla volta. Questo aspetto potrebbe anche manifestarsi in difficoltà a condurre sequenze di azioni da eseguire nel raggiungimento di un compito o di un obiettivo (ad esempio: preparare la cartella con tutto il materiale richiesto; ricordarsi di portare a casa tutto il materiale da scuola o dalla palestra; portare a termine una ricetta senza stancarsi prima di averla conclusa!)
- Ipersensibilità e sovraccarico sensoriale. Ad esempio, alcune bambine ADHD riferiscono di vivere stati di disagio fisico ed emotivo in ambienti molto rumorosi, oppure di provare fastidio nell’indossare alcuni vestiti o tessuti in particolare. Questo potrebbe portare spesso a ricercare abitudini ripetute, che fanno percepire maggiore sicurezza e prevedibilità (ad esempio: prediligendo l’utilizzo di stessi vestiti o scarpe e non volerle cambiare, a costo di volerle ricomprarle uguali!)
- Presenza di oppositività e di evitamento di situazioni non percepite come “sicure” (ad esempio, alcuni tipi di compiti richiesti a scuola che richiedono troppo tempo di esecuzione e troppa concentrazione)
- Difficoltà a mantenere rapporti con i pari, in cui ci si possa sentire a proprio agio, al sicuro, comprese
- Spesso Difficoltà dell’Apprendimento (DSA – difficoltà nella scrittura, nella lettura e/o nelle abilità matematiche), seppure il Quoziente intellettivo possa essere nella media o anche sopra la media
- Spiccata empatia (anche per animali, persone più in difficoltà, ambiente, il “prossimo” in generale)
- Presenza di interessi speciali, per cui si può perdere anche la percezione del tempo e dello spazio! Ad esempio, molte bambine ADHD potrebbero parlare per ore dei loro argomenti preferiti, manifestando un hyperfocus e attenzione ai dettagli incredibile. Seppur allo stesso tempo, faticando molto a prestare attenzione a ciò che a loro interessa di meno
Sintomi di ADHD nelle donne adulte
L’ADHD nelle donne adulte è spesso difficile da valutare, anche a causa di condizionamenti sociali e discriminazioni di genere.
In particolare, le donne ADHD ricevono diagnosi e trattamento per l’ADHD circa 4 anni dopo rispetto agli uomini.Nonostante abbiano anche un carico maggiore di sofferenza e un maggiore bisogno di assistenza sanitaria.
Crescendo -spesso- fin da piccole con una maggiore “abilità/sensibilità” culturale a mascherare il proprio disagio nei contesti sociali (“comportati da brava bambina”; “non interrompere quando parli”; “siediti bene quando mangi”), e/o cercando di tenerlo sotto controllo il più possibile, molte donne non vengono riconosciute nel proprio funzionamento ADHD se non in età adulta, arrivando a sentire forte il bisogno di legittimarsi, proprio su loro richiesta diretta.
Magari dopo aver trascorso molti anni a chiedersi: “Perchè questa cosa è cosi difficile per me? C’è qualcosa in me che non va?”
Riconoscere e intercettare alcuni tra i segnali più frequenti, può certamente aiutarci ad avere una mappa per orientarci.
Vediamo i principali:
- Difficoltà nel condurre sequenze di azioni da eseguire nel raggiungimento di un compito o di un obiettivo, come può essere, ad esempio, telefonare ad un call center per risolvere una pratica. Seguire i numeri della tastiera, dando informazioni chiare all’operatore e memorizzare quello che l’operatore può esprimere, il tutto in una telefonata di cinque minuti può diventare un’azione molto stressante e, spesso, procrastinata per una donna ADHD!
- Difficoltà ad organizzare e a gestire bene il proprio tempo (ad esempio tra vita privata e vita professionale o formativa). Molte donne ADHD riferiscono di fare fatica a svegliarsi in orario, di essere puntuali agli appuntamenti e spesso riferiscono di non presentarsi per evitare disagi o imbarazzi
- Impulsività, frustrazione, stress e talvolta rabbia. Spesso come reazioni e risposte a situazioni sociali percepite come “troppo difficili”, in cui vengono riposte troppe aspettative o richieste sulla persona. Molte donne ADHD riferiscono di provare spesso noia, soprattutto in attività o in relazioni percepite come monotone e ripetitive
- Bassa autostima
- Difficoltà a prendersi cura di se stesse come si vorrebbe e nel mantenere continuità in questo (ad esempio: nel mangiare sano, condurre una vita non sedentaria, riposare bene). Spesso si sa che cosa si vorrebbe fare, ma si fa molta fatica a raggiungere l’obiettivo con continuità
- Difficoltà a rimanere concentrate in attività (scolastiche o lavorative) che richiedono molta attenzione (ad esempio, ascoltare i contenuti di lezioni universitarie; riuscire a sostenere gli esami nei tempi prestabiliti; mantenere i tempi di una consegna con una scadenza importante)
- Intelligenza nella media o superiore alla media. Ciò nonostante, molte donne ADHD, se le attività sono monotone o ripetitive, tendono a perdere la motivazione e ad abbandonare o a procrastinare
- Difficoltà nel gestire i propri soldi, il lavoro, l’accudimento di eventuali figli, l’organizzazione della casa, Molte donne ADHD riferiscono di avere delle vite che percepiscono come “disorganizzate, caotiche e fuori controllo”
Vediamo ora più nel dettaglio alcune di queste difficoltà, che più di frequente si possono riscontrare nel fronteggiamento della vita quotidiana, se si è donne ADHD.
Deficit dell’attenzione e mancanza di concentrazione
“Ho difficoltà a mantenere l’attenzione e la concentrazione per più di 30 secondi”
”Faccio troppe cose contemporaneamente”
“Pensieri, continui pensieri.Ansia.Panico.Cuore che pompa. Come lo fermo?”
”Ho da giorni scatole da riordinare all’ingresso di casa mia, ma continuo a procrastinare, non so da dove iniziare e vengo sempre distratta da altre cose. Come faccio?”
Queste sono solo alcune tra le affermazioni di giovani donne e donne ADHD che accompagniamo in incredibili percorsi di psicoterapia e supporto psicologico.
Non è per nulla semplice gestire la difficoltà profonda di non riuscire a mantenere l’attenzione e la concentrazione, soprattutto quando si ha a che fare con compiti che si dovrebbero portare a termine, ma che allo stesso tempo vengono percepiti come “tutto troppo”, soverchianti.
Può succedere, ad esempio, come sta succedendo a B. Una splendida bambina ADHD con una intelligenza sopra la media. Plusdotata, ipersensibile, incredibilmente dolce e con una spiccata empatia. Ma anche con estreme difficoltà a rimanere concentrata a scuola e a portare a termine un compito o una verifica.
Può diventare davvero difficile mantenere una buona autostima, o non arrabbiarsi tanto, quando dentro di te sai che ce la stai mettendo tutta ma è più forte di te. Senti che quello che devi tenere insieme, tra memoria, concentrazione, attenzione, rumori, suoni, odori, tessuti che indossi, emozioni. E’ tutto troppo.
Ti risuona?
Iperattività
Alcuni esempi di iperattività in donne adulte ADHD possono essere: irrequietezza, tendenza ad essere in continuo movimento (sia fisico sia mentale), come se si “saltasse” da un file all’altro molto velocemente (ad esempio: anche “saltare da un discorso ad un altro”).
Altri aspetti collegati con l’iperattività possono essere legati all’impulsività, alla facile distraibilità e tendenza alla noia (soprattutto se coinvolte in attività ripetitive, monotone e non percepite come interessanti).
Ipersensibilità e ipersensorialità
Essere molto sensibili a livello sensoriale (a livello di vista, tatto, gusto, udito, olfatto) e a livello emotivo, è una caratteristica frequente in bambine, ragazze e donne ADHD.
Molte donne ADHD, ad esempio, possono sentirsi stanche alla fine di una giornata trascorsa in un centro commerciale o in un museo, potrebbero sentirsi frastornate e sovrastimolate.Spesso potrebbero sentire il bisogno di stare sole per “decompressare”, ma allo stesso tempo desiderare e avere comunque bisogno di sentire vicinanza con le persone più significative.
A volte, perfino un “piccolo” stimolo può diventare una goccia che fa traboccare il vaso.
Questa ipersensibilità potrebbe anche manifestarsi come fastidio per certi tessuti o vestiti, odori o suoni specifici, luci o profumi intensi, e potrebbe essere più o meno intensa, anche a seconda dello stato emotivo provato in quel momento.
Difficoltà nell’organizzazione e nella pianificazione
Molte delle donne e giovani ADHD che si rivolgono nel nostro Studio, condividono con noi questo tipo di difficoltà. Per molte, infatti, è molto frequente ritrovarsi a vivere medie e grandi difficoltà nell’organizzazione e nella pianificazione del proprio tempo.
Questo aspetto, se non si interviene in modo efficace e precoce, può portare ad uno stato intenso di frustrazione, rabbia, tristezza, insoddisfazione che può avere un impatto molto rischioso nella vita di molte donne ADHD.
Alcuni esempi possono essere: difficoltà a preparare esami universitari; difficoltà a sostenerli e tendenza a procrastinare o a non presentarsi agli appelli; difficoltà a portare a termine un compito importante di lavoro e a rispettare le scadenze; disorganizzazione. Può anche essere presente difficoltà a mantenere un ordine nell’ambiente di lavoro e organizzare tutto ciò che serve per portare a termine gli obiettivi.
Questo vale spesso anche per bambine più piccole, ad esempio nella scuola elementare o nella scuola media inferiore.
Difficoltà relazionali/nelle relazioni (parliamo di impulsività e conseguenze sociali, shopping compulsivo, ..
Avere una diagnosi di Disturbo dell’Attenzione e Iperattività significa, spesso, dover fare i conti anche con difficoltà relazionali.
Bambine, ragazze e donne ADHD riferiscono spesso di fare fatica a controllare la propria impulsività e le proprie emozioni. Talvolta ci raccontano di avere difficoltà a gestire la rabbia e la frustrazione, e a non riuscire sempre a comunicare con le persone importanti come si vorrebbe.
Quando questo succede, ad esempio con amiche, amici, compagni di classe, oppure familiari, colleghi di lavoro o nei rapporti sentimentali, diventa ancora più difficile per una donna ADHD tenere insieme tutti i pezzi del puzzle.
Spesso, tutto questo può aumentare il livello di stress, di tristezza, di ansia e molte donne ADHD possono sviluppare ansia, depressione, disturbi alimentari e comportamenti compulsivi (come lo shopping compulsivo).
Disregolazione emotiva e bassa autostima
Per esperienza personale, oltre che professionale, conosco molto da vicino le difficoltà emotive che una donna adulta ADHD può sperimentare nella sua vita.
Ogni donna ADHD è unica e ogni sistema nervoso autonomo di ogni persona ADHD è unico. Ciò significa che non esistono emozioni difficili da regolare e gestire uguali per tutte.
Perchè quando il sistema nervoso autonomo va in sovraccarico (e per una donna ADHD questo può accadere di frequente!) ogni emozione può essere potenzialmente difficile da gestire, tollerare, regolare, calmare.
La buona notizia, però, è che con percorsi di supporto psicologico e di psicoterapia focalizzata per ADHD è possibile imparare a farlo e stare sempre meglio.
E’ importante per ogni donna ADHD imparare a prendersi cura delle proprie emozioni, del proprio corpo e della propria mente. Questo va di pari passo con il raggiungimento di una sempre migliore autostima e consapevolezza dei propri punti di forza e di vulnerabilità.
Come si diagnostica il deficit di attenzione e iperattività nelle donne
Normalmente l’iter diagnostico consiste in colloqui di conoscenza, in cui andiamo a raccogliere insieme informazioni e dati importanti che riguardano l’intera storia di vita della persona (da quando era bambina ad oggi). Successivamente vengono somministrati diversi test specifici per la valutazione ADHD.
La migliore cosa da fare è quindi rivolgersi ad un centro di psicologia e psicoterapia specializzato nella diagnosi e nel trattamento ADHD in bambine, adolescenti e donne adulte come il nostro Studio Frame Psicologia.
Da molti anni Noi di Studio Frame ci occupiamo di accompagnare, sostenere e supportare centinaia di persone in questo delicato passaggio di vita. Siamo specializzate in diagnosi, valutazione e trattamento dell’ADHD, sia in presenza in studio sia con la possibilità di incontrarci online.
Abbiamo anche avviato dei gruppi di donne Neurodivergenti e ADHD, in cui si condividono emozioni, vissuti e strategie di gestione emotiva e pratica nel fronteggiamento delle più frequenti difficoltà nella vita quotidiana, relazionale, sentimentale, scolastica e lavorativa, con il supporto di Psicologhe specializzate in ADHD.
Gli incontri di gruppo per donne ADHD forniscono una importante esperienza terapeutica, in cui potersi sentire comprese e accettate e imparare allo stesso tempo a gestire sempre meglio la propria vita.
Come affrontare i sintomi dell’ADHD da adulti?
Nel caso in cui, in questo momento della tua vita, ti stessi ponendo domande e interrogativi rispetto al tuo poter essere una persona e/o una donna ADHD, intraprendere un percorso di valutazione e di diagnosi potrebbe sicuramente essere il primo passo, per poter arrivare a raggiungere la chiarezza e i benefici che cerchi nella tua vita.
Per noi è importante condividere sempre, con le nostre pazienti, che è possibile imparare strategie specifiche per ADHD al fine di migliorare la gestione dei sintomi e raggiungere una sempre migliore regolazione delle proprie emozioni.
Alcune strategie specifiche per ADHD che condividiamo nei nostri percorsi, ad esempio, riguardano: la gestione del tempo, l’organizzazione del denaro; strategie per organizzare meglio l’ambiente di studio e/o lavoro; rispettare le scadenze, migliorare la qualità della comunicazione e delle relazioni; gestione delle emozioni.
In seguito ad un percorso di valutazione e di diagnosi focalizzato e specifico per ADHD, sarà possibile impostare un eventuale percorso terapeutico specifico per ADHD (“cucito sartorialmente” sull’unicità di ogni persona), grazie al quale potremo imparare insieme ad abbassare i livelli di stress, a migliorare il proprio stile di vita, a rilassarsi e a raggiungere un maggior senso di soddisfazione nella propria vita.
Aumenterà così anche la consapevolezza profonda della propria unicità e dei propri bisogni, una maggior capacità di cura personale e di uno stile di vita più sano e in equilibrio.
Nello specifico, il nostro metodo di lavoro multidisciplinare ed integrato, tiene sicuramente conto anche di esperienze in cui la Mindfulness, la meditazione, l’impostazione di una sana e bilanciata alimentazione e sport specifici possono aiutare moltissimo ad abbassare lo stato di infiammazione corpo-mente, aumentando la consapevolezza, calmando la mente e migliorando il benessere e l’energia psico-fisica a 360 gradi.
Ci siamo comunque sempre per guidare e supportare ogni persona e ogni donna ADHD che si affida a noi, nel raggiungere tutto questo nella propria vita.
Talvolta (non tutti i casi) può essere necessario valutare un intervento farmacologico (sempre in stretta collaborazione tra psicologo psicoterapeuta e medico specializzato in ADHD).
Problematiche dei contenuti social sull’ADHD: occhio all’auto-diagnosi e ai test gratuiti
Molte delle donne ADHD che supportiamo, ci raccontano di aver provato o di essersi ritrovate, a volte per pura curiosità, altre volte invece in preda alla preoccupazione e al bisogno urgente di trovare risposte, ad autosomministrarsi test o questionari online, spesso in forma gratuita, comodamente da casa o dall’ufficio.
Le ricerche ci dicono che sono soprattutto le donne a ricercare online test per comprendere e approfondire l’ipotesi ADHD nella loro vita.
Comprendiamo quelli che possono essere le ragioni per cui questo avviene.
Ed è per questo che ci teniamo a condividere qui il nostro punto di vista, così come facciamo in studio con le nostre pazienti, quando ci ritroviamo a riflettere insieme su questo aspetto.
E’ molto importante ricordare che per poter effettuare una diagnosi di ADHD è fondamentale l’intervento di psicologi, psicoterapeuti, psichiatri o neuropsichiatri infantili che siano formati e specializzati in questo aspetto.
Professionisti che hanno le competenze per integrare tutti i diversi aspetti che meritano di essere approfonditi nel corso di più incontri, non solo attraverso la somministrazione di test, ma soprattutto attraverso colloqui in cui vengono raccolte informazioni preziose dalla nascita all’età adulta, oltre che una precisa valutazione del funzionamento cognitivo e dell’unicità di ogni persona.
Occhio, quindi, all’auto-diagnosi e ai test gratuiti.
La storia di ognuno di noi è unica.
Ognuno di noi è unico.
Meritiamo di andare in profondità e di non restare sulla superficie.
I contenuti fruibili e veloci possono aiutare moltissimo in molti ambiti della nostra vita. Ad esempio in cucina, per una ricetta sfiziosa da voler provare a cena con amici.
Ma dobbiamo fare attenzione per tutto ciò che riguarda la salute, la prevenzione, la cura, il benessere della persona a 360 gradi, soprattutto quando alla radice possono esserci processi di sofferenza di cui è importante prenderci cura.
Ecco, i test online gratuiti possono essere un modo rischioso per restare sulla superficie. Per confondere e anche per fare sentire soli in un processo di scoperta in cui invece è fondamentale potersi sentire accompagnati, fianco a fianco, con sicurezza.
Noi ci siamo.
Risorse utili per approfondire l’ADHD nelle donne adulte:
Per approfondire questo argomento vi lascio con qualche suggerimento di articoli scientifici e due libri:
Articoli scientifici:
Libro:
- “A radical Guide for Women with ADHD: Embrace Neurodiversity, Live Boldy, and Break trough Barriers” . S. Solden
- “ADHD, Girls to Women” – Lotta Borg